Alla chiusura delle tre serate di incontri dedicati ai giovani di Milano il Cardinale D.Tettamanzi ha dedicato a tutti noi che trascorriamo qualche anno in questa città questa lettera, le cui parole a mio parere, che uno creda o meno, sono davvero molto toccanti.
Per questo motivo ho pensato di inserirla sul mio blog, sperando che possa essere apprezzata anche da altre persone oltre che da me.
PERCHÉ LA MIA GIOIA SIA IN VOI
E LA VOSTRA GIOIA SIA PIENA
Cari giovani,
vorrei dirvi una parola per contribuire a rendere piena la vostra gioia.
L’anima nascosta della città
Voi, giovani, siete l’anima della città, la popolazione più promettente e più difficile da descrivere; dallo stile della vostra presenza dipende il futuro della società civile e anche il futuro della nostra Chiesa. Stasera prego per voi, che vivete a Milano, perché il Signore vi guidi nelle vostre scelte, quelle più quotidiane e quelle con cui costruite il vostro futuro. Vorrei cercare di immaginare la vostra vita e le preoccupazioni che la attraversano, nel tentativo di esservi più vicino.
La ricerca della vita
Milano non è solo traffico e lavoro, ma è anche interiorità e relazione; Milano non è solo una città da usare ma è anche da vivere e da valorizzare. Sia che tu viva per qualche anno a Milano, sia che tu stia stabilmente in essa, apprezzane il dono e rendila più umana, più attenta ai segni di Dio. A volte vi incontro nelle parrocchie in occasione delle visite pastorali oppure per qualche fugace apparizione negli oratori della città: di voi ho sempre avuto una grande stima, perché amate la Chiesa così come è, e cercate di migliorarla con la vostra presenza e il vostro impegno. Allo stesso tempo penso a tutti quei giovani che hanno interrotto il loro rapporto con la Chiesa o che non la conoscono affatto: sono certamente la maggioranza dei giovani di Milano. A tutti ripeto le parole di Cristo: “ Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò ristoro”. Ci siano sempre comunità aperte nella nostra città, che vi aprano la porta e il cuore per l’incontro con Dio.
Giovani che studiano
Molti di voi siete studenti di Milano e non pochi di voi venite anche a risiedere nella nostra città, per alcuni anni. C’è un gran movimento di giovani che vanno e che vengono, grazie alle molte scuole e università milanesi, e questo è senza dubbio un dono, che oggi certamente attraversa qualche difficoltà e verso cui bisogna avere grande speranza. E’ un futuro che tutte le parti sociali devono costruire insieme. Voi giovani studenti, milanesi e non, siete una ricchezza culturale per tutta la città: la vostra competenza e la vostra preparazione sarà importante per il vostro lavoro futuro. Siate i benvenuti e possiate essere una vera ricchezza umana per tutti noi. Amate sempre lo studio e il confronto con altre discipline, oltre a quelle che già studiate, e sappiate essere attenti e propositivi dentro alle proposte culturali che nella nostra città non mancano.
Giovani che lavorano
Penso anche al vostro rapporto, cari giovani, con il mondo del lavoro. Penso a coloro che lo cercano, penso a chi l’ha già trovato ma lo vorrebbe a condizioni più dignitose e umane, penso a chi fa la fatica di mantenere il proprio posto fisso; penso ai tanti che iniziano a lavorare molto tardi per via degli studi, che non sembrano finire mai. Penso poi ai ritmi di lavoro milanesi e alle corse dei pendolari sui treni e sui mezzi pubblici. Tantissimi giovani sono fagocitati dai ritmi incalzanti del lavoro e rischiano di non vedere più nulla nella loro vita e nella vita dei loro amici. A tutti voi, giovani lavoratori vorrei dire una parola di sollievo: prendete sul serio quello che vi viene affidato e migliorate con il vostro lavoro la vostra condizione di vita, ma pensate sempre al futuro che costruirete e alle persone che con voi condividono la vita. Cercheremo insieme da ogni parte e collaborando con tutti e con le istituzioni perché il lavoro ci sia nella misura giusta e al servizio della qualità della vita.
Giovani immigrati
Mi rivolgo a voi giovani che siete immigrati a Milano, e a coloro tra voi che già qui siete nati da genitori venuti da lontano: spesso vi ho incontrato in questi anni in varie occasioni celebrative e ho potuto apprezzare la vostra tenacia e il vostro orgoglio, le vostre convinzioni profonde insieme alla vostra innata allegria. Voglio dirvi che anche voi siete un dono per la nostra città e per la nostra chiesa, nella misura in cui saprete rimanere saldi nei vostri valori e sarete forti nel non cadere nella tentazione di una vita facile e comoda. In futuro possiate integrarvi pienamente con le vostre famiglie nella nostra città e nei quartieri in cui abitate, entrando a far parte a pieno titolo delle nostre comunità cristiane.
Giovani coppie e famiglie giovani
Tra voi ci sono molti che stanno vivendo una rapporto di coppia, e anche qualche famiglia giovane: voi mi state molto a cuore, soprattutto quest’anno che termineremo il triennio sulla famiglia, che deve essere “anima del mondo”. Vivete questa vostra progressiva conoscenza o il vostro fidanzamento, con forza e sobrietà, con dedizione e progettualità. Aiutate le vostre comunità cristiane a rimanere giovani e a creare utili alleanze tra giovani e famiglie che costruiranno il vissuto della Chiesa milanese di domani.
Per non restare da soli
Vorrei dire una parola anche a chi si sente solo e scoraggiato. Andate oltre il momento presente e non vi manchi mai la speranza: possiate sempre rialzarvi e ripartire nella vostra vita. Non rimanete da soli, cercate e offrite amicizie e relazioni, l’altro è un aiuto e una risorsa: sappiate essere solidali e concreti nel vostro aiuto al prossimo, e spesso sostenete e motivare anche i vostri amici, nei momenti di difficoltà e di sconforto. Voi giovani sapete entrare in comunione di vita con i fratelli più poveri e quelli più provati della città, e molte esperienze di volontariato lo dimostrano. Possiate trovare, insieme a qualche altro amico, la strada giusta per lenire il loro dolore e la loro sfiducia.
Perché la vostra gioia sia piena
Arricchite le vostre relazioni con la presenza di Gesù. Vivete con dignità e con responsabilità le vostri occasioni di ritrovo senza sciupare la vostra giovane età; ma date anche un occhio a chi è vicino a voi e che spesso, anche nei ritrovi più chiassosi e goderecci, è profondamente solo o avvilito: prendetevi a cuore dei vostri coetanei. La cura pastorale dei giovani in questo anno ha richiamato l’invito di Cristo risorto alla Maddalena: “Va’ dai miei fratelli…” (Gv 20). Vi invito ad andare verso altri, ragazzi e ragazze che vi sono coetanei, parlatevi, conoscetevi, stimatevi, con uno spirito responsabile e sempre desto: perché i giovani della nostra città, anche attraverso voi, non sciupino e non distruggano quei grandi doni e quei preziosi talenti che Dio non ha fatto mai mancare a ciascuno dei suoi figli. Solo così la vostra gioia sarà piena.