sabato 21 giugno 2008

Milano, la mia Milano


E' passato quasi un anno da quando mi sono trasferita ufficialmente a Milano per studiare all'università, ma da sempre questa è stata la città in cui avrei voluto vivere.
Ricordo le prime volte che vi misi piede, avevo forse 7 o 8 anni e ci venni per motivi non piacevoli, dato che mia mamma era in cura lì..da subito sono rimasta colpita da quante cose c'erano in quelle strade e da quante persone affollavano le metro e le stazioni.
Quando ho cominciato a pensare a come proseguire la mia carriera scolastica dopo la fine del liceo ero molto incerta sulla facoltà, ma non avevo dubbi: volevo studiare a Milano!
E così è stato. Con l'appoggio sicuramente fondamentale dei miei genitori sono riuscita a realizzare il mio sogno e adesso, dal lunedì a venerdì, mi servono una decina di minuti per arrivare in piazza duomo, appnea apro la finestra al mattino sento i rumori della città e quanto esco ci sono tante persone intorno a me.
Lo so molti potrebbero pensare che è assurdo, che si sta meglio in un paese come il mio, Peschiera del Garda, dove non c'è molto traffico e si sta tranquilli però, però io preferisco Milano.
Ogni giorni si impara qualcosa in questa città. E' una città che offre molto, forse tutto ciò di cui una persona potrebbe avere bisogno, ma non è per niente una città facile. E' impossibile camminare per una strada, a qualsiasi ora del giorno, e non trovarsi qualcuno intorno. E' impossibile sentire silenzio. Tutto questo riempe, riempe le giornate. Mille sguardi, mille sorrisi ogni giorno incorciano i miei. Quanta gente. Cosa fa, cosa pensa? Tante persone, in apparenza simili a me, che corrono su e giù dalle metro e dai tram, ma in realtà tutte diverse. Bisogna capirla come città. Se ci si apre questa città da tanto, ma se si resta chiusi in se stessi può essere anche una trappola. Chi è solo a Milano è più solo che mai. Chi ha paura dell'altro a Milano è sottoposto ogni secondo ad un sacco di stress, come chi è incapace di gestire gli imprevisti. Poi, poi si corre il rischio di non saper controllare il proprio ritmo e di farsi trascinare dalla frenesia. Tutto può diventare una cosa rapita, fugace. Anche gli incontri, le persone. Milano insegna anche questo a chi vuole imparare, insegna a trovare in tutto questo via vai un momento per se stessi, insegna a trovare il tempo per pensare e per parlare con gli amici, insegna a non fermarsi alle apparenze, a non giudicare chi è seduto accanto a te per come è vestito e per come parla, ma a soffermarsi, a riflettere.
Per me Milano è questo, tutto questo e molto altro.
Milano si può odiare e si può amare, come qualsiasi altro posto del mondo..ma sintonizzarsi sulla sua lunghezza d'onda, almeno per me, è stato davvero fantastico.
E chissà quanti momenti belli, e anche non belli, trascorrerò ancora per quelle strade, in quella università, in quelle piazze...chissà quante gente nuova ancora conoscerò...una cosa è sicura...Milano è proprio come me la aspettavo, proprio come l'ho sempre considerata anche quand'ero piccola, Milano sicuramente è SPECIALE.

1 commento:

  1. Personalmente non apprezzo molto Milano, ma forse perchè sono poco tollerante al caos ;). Convengo però che per certi versi è una splendida città.
    E' la prima volta che vengo sul tuo blog di blogspot, complimenti ;)

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