mercoledì 8 gennaio 2014

Vittima di un Paese insicuro e di uno scherzo

In inglese istruzione si dice Education.
La scuola dovrebbe essere quel luogo in cui i bambini e i ragazzi entrano in contatto con qualcuno che li educhi... Insegnando certo tantissime nozioni, ma soprattutto fornendo gli strumenti per vivere in modo civile nella società...

La notizia della tragedia di oggi è su molti giornali, ne cito solo 2, per tempo che come sempre corre
- http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2014/8-gennaio-2014/studente-cade-pozzo-scuolamuore-studente-17enne-2223891832345.shtml
- http://www.liberoquotidiano.it/news/1382784/Lecce____enne_muore_a_scuola__precipita_nel_pozzo_luce.html

Un ragazzo di 17 anni è  morto a scuola, proprio lì in quel luogo che dovrebbe essere sicuro.

Le scuole a livello architettonico-ingegneristico sappiamo bene che in Italia lasciano molto a desiderare e sicuramente, con maggiore cura e con maggiori presidi, questa tragedia sarebbe potuta essere evitata, come tante altre che purtroppo potrebbero accadere, negli edifici fatiscenti che ospitano coloro che rappresentano il futuro del Paese..

La causa scatenante è stato comunque uno scherzo: alcuni compagni hanno lanciato il giubbotto della povera vittima al di là di una recinzione e lui, per riprenderlo, l'ha scavalcata.
Ok quel pericolo lì non doveva esserci, colpa infrastutturale, di certo, ma le scuole sono ancora luogo di educazione al vivere civile?
Il bullismo è presente sempre con maggiore forza, giustificato da insegnanti che troppo spesso lo considerano uno strumento di crescita, una valvola di sfogo per chi è disagiato, una cosa normale...
Il bullismo invece dovrebbe essere considerato un reato e punito, severamente.
La classica frase "la prossima volta ti metto una nota, la prossima volta sarai sospeso" non basta, nei confronti di chi, in tenera età, delinque.
Gli scherzi sono una cosa, il prendere di mira compagni e compagne, l'essere prepotenti, l'infastidire, talvolta in modo violento, l'insultare... sono un'altra cosa e in quanto tali andrebbero punito con certezza e severità.

Certo il non punirli prepara alla vita in uno Stato in cui la certezza della pena è spesso inesistente... mentre sempre piu' reati e delinquenti rendono la nostra Italia sempre più insicura.

La sicurezza dovrebbe essere un diritto, preteso con forza...

Le nostre città sono allo sbando, vittime certo di una incontrollata presenza di molte persone provenienti da ogni parte del mondo (Italia compresa...), che delinquono, ma vittime soprattutto della presenza di uno Stato che non è più in grado di difenderci, nel quale chi vuol far del male, dalle scuole alla vita adulta, sa che non verrà punito o che la pena sarà lieve, superabile, aggirabile.

Una situazione del genere parte proprio dalle nostre scuole...

I ragazzi scherzano certo... a volte però gli scherzi sono pesanti.. a volte diventano ossessione...
Quanti suicidi a causa del bullismo o di insulti dai compagni si sentono? Insulti per vari motivi... e violenze.

La scuola deve diventare un posto più sicuro. Tragedie come quella di oggi non dovrebbero esistere.
Gli interventi architetturali ed ingegneristici per assicurare lo studio e la formazione in istituti sicuri (in regola con le norme di sicurezza) dovrebbero essere sicuro in posizione prioritaria in un Paese che si definisce civile.

Oltre a questo, le scuole dovrebbero essere il luogo dell'istruzione (education).. dove si imparano moltissime cose, dove si studia, dove si comprende l'importanza del merito, della dedizione, della conoscenza... ma soprattutto dovrebbero essere il luogo in cui si educa...

Education, termine inglese, mi sembre un termine molto più adatto per descrivere tutto ciò.

Grandissimo dispiacere per il ragazzo colpito da questa disgrazia... le notizie non dovrebbero servire solo per aumentare i lettori o telespettatori dei mass media, ma soprattutto per riflettere..soprattutto le notizie così tremende