martedì 18 febbraio 2014

Pensieri di un pomeriggio

Passa sempre più tempo tra un post e l'altro, soprattutto ora che da qualche mese ho un lavoro molto impegnativo... lì dove da anni sognavo di stare, tra banche e finanza.
Ogni giorno da consulente direzionale, quale sono, è diverso.. spesso dura fino a tardi, quasi sempre prendo il tram al mattino presto e vedo tutti i negozi chiusi e alla sera tardi idem, è già tutto chiuso.
Il tempo vola...

Oggi approfitto di qualche minuto libero per scrivere un po'.

Quello che penso sul nuovo governo Renzi è qui,
appunto per scarsità di minuti a disposizione condivido l'immagine di ciò che ho condiviso qualche giorno fa su Twitter e Facebook (lo ammetto spesso son canali di comunicazione più veloci del blog)




Inutile dire che chi ama l'Italia davvero, a parte questi giochi vergognosi, si augura il meglio per lei e da parte di chi la governa, quindi... nonostante non mi piaccia assolutamente l'ingresso, auguro buon lavoro al governo che si sta formando, anche se chi lo guida sta rottamando ciò che pensava ed è frenato dalle stesse catene che diceva di voler spezzare.

Negli ultimi giorni le parole di John Elkann sui giovani che non trovano lavoro perché non han voglia, come in tanti altri casi illustri precedenti, hanno indignato milioni di persone.
Su tali parole, sicuramente esagerate, c'è da riflettere.

Io sono giovane, ho 25 anni e conosco molti miei coetanei.
La difficoltà di questo momento storico, con una crisi sempre più stringente ed un mercato del lavoro sempre più difficoltoso e chiuso (anche grazie a tasse sempre maggiori, su reddito, imprese e su tutto ciò che immaginiamo, che inginocchiano la produzione e la crescita dell'occupazione) è innegabile.
In questo periodo i giovani sono scoraggiati, come tanti, più grandi, con una famiglia sulle spalle e disorientati, persi, traditi, disillusi. Nessuno deve sminuire ciò anzi, è necessario cercare soluzioni.
Non tutti però hanno energia e voglia di cambiare.
Da giovane dico che è vero, a fronte di molti giovani che lottano giorno x giorno per dare il massimo nello studio, per potersi realizzare, per poter emergere, ci sono molti giovani che aspettano, attendono, si piegano, senza guardare con adeguata energia al domani, assopendosi.
Ci sono persone che per anni hanno messo energia nel loro studio, nel loro crescere, nel loro formarsi e che ora mettono l'energia necessaria per trovare una strada, ma anche tante altre che han fatto l'opposto, investendo nel mediocre e non nel merito... Per le prime e per le seconde le parole di Elkann assumono significato diverso.
In questo momento emergere è estremamente difficile.....ma non possiamo dire che tutti coloro che emergono sono raccomandati: tra chi emerge c'è anche chi ha resistito, con fatica, utilizzando notti intere per stare sui libri, essendo curioso, partecipando, cercando...

Chi è assopito ora c'è e per lui certo emergere non può esser facile, mentre dovrebbe essere più agevole per chi investe su di se e sulla propria formazione.
Investiamo perché il merito emerga, perchè non sia raro avere persone meritevoli in posti meritevoli... fermando proprio chi è assopito, chi crede in mediocrità e raccomandazioni.

Assopiti sono anche molti adulti.

Il futuro del nostro Paese non è legato a giovani, grandi, piccoli o vecchi... il futuro è legato ha chi ha ancora voglia di guardare al futuro ed impegnarsi per esso, per renderlo migliore, per tutti.
E' legato a chi è giovane, non sulla carta d'identità, ma nella mente...
E' legato a chi è aperto, a chi guarda lontano, a chi rispetta.. a chi crede nella libertà, di pensare, di essere, di fare... credendo però nella necessità di eliminare tutto ciò che frena il futuro, come l'incertezza, l'insicurezza (anche fisica nelle città.. nel Paese), il non voler fare, la mediocrazia...

Il merito, non la mediocrità, deve essere alla base della ricostruzione dell'Italia.
Il merito c'è... non è solo in chi ha preso un volo per andare all'estero (rispettabilissimo... ), il merito c'è anche in Italia, in chi è rimasto qui e ogni giorno crede in ciò che fa e crede che dare il meglio sia importante, perché tutti insieme dando il meglio si può cambiare.
Andare fuori dai confini nazionali deve sempre essere una scelta, non un obbligo, non una costrizione...

Il futuro dell'Italia parte da chi resta (o chi va via) non smettendo di credere in lei.

Ebbene, vicende politiche non degli ultimi giorni, ma degli ultimi anni, non ci favoriscono...

Italia è ostaggio della mediocrità, degli interessi, degli inciuci.

Ma in Italia ci sono anche milioni di persone che la amano e agiscono, come possono, per lei, a fronte di tante che non ci credono più, approfittano, pretendono, sprecano risorse, favoriscono corruzione e amicizie, raccomandazioni....


Questo post di oggi pomeriggio forse è un po' inutile, ma volevo solo esprimere ciò che sentivo dentro.

Italia è in mano a chi lavora, studia, crede con fiducia... è in mano a chi ama il verbo fare.

Gli spettacoli indecorosi a cui assistiamo guardando verso Roma non devono forviarci... come gli sprechi enormi che enti pubblici ad ogni livello confezionano... anche nel pubblico c'è gente in gamba, come nel Paese..
Il problema sono le catene che trattengono l'Italia.. come burocrazia, tasse, mediocrità....

Imprese, lavoro, futuro hanno bisogno del lavoro di tutti noi, nel nostro piccolo, nella nostra quotidianità....

Il merito, in ogni campo, deve prevalere..
Se no la mediocrità ci seppellirà, insieme a tutto il resto.

Astensionismo è sempre più alto perché ci stanno assopendo e convincendo che votare è inutile... ma non c'è niente di più antidemocratico di ciò quindi, Napolitano e Renzi a parte, torniamo a credere nella nostra Italia e non facciamoci mettere da parte..