sabato 23 novembre 2013

Milano.. Un degrado allucinante anche sotto al Duomo


Ieri sera, uscendo dal lavoro verso le 21, dopo una settimana trascorsa davanti al pc al chiuso da mattina a sera, ho pensato di fare 2 passi vicino all'ufficio, percorrendo cso Vittorio Emanuele e prendendo la Metro alla fermata San Babila. Era venerdì, le strade nel cuore di Milano erano piene di gente che passeggiava, andava al cinema, visitava la città, cenava, iniziava il weekend...

Beh che tristezza. Mi ha preso una tristezza enorme nel vedere quelle vie, a pochi passi dal Duomo, piene di persone coricate sotto i portici, accanto ai negozi, a bivaccare... oltre a loro, c'erano gruppetti di uomini e donne lungo il corso, in San Babila e anche in zona Montenapoleone, con bottiglioni e cartoni di vino, a bere e ad urlare, a volte infastidendo anche i passanti, nel cuore più prezioso della città.

Che tristezza.
Quelle vie sono piene di gente e di turisti, quindi la sera sono sicure, ma che degrado!!!
Ho visto, sempre ieri sera, diversi uomini e ragazzi, ovviamente non molto sobri, lanciare occhiate, gridare, seguire, insultare... proprio li, li nel cuore di Milano.

Orribile davvero.
Sono rimasta allucinata.

A Milano serve una azione forte, sicuramente con attenzione alle aree periferiche che ormai si avvicinano sempre più al Bronx.
Che brutte però anche le vie centrali. Io trascorro li tutta la mia giornata in ufficio, li accanto alla Galleria, li accanto al Duomo. E' un luogo splendido... Cuore prezioso di Milano.. visitato da tantissime persone che percorrono migliaia di chilometri per camminare nelle nostre vie..
Che triste vedere turisti e cittadini osservare indignati il degrado che avanza.. anche lì sotto alla Madonnina...
Milano non meriterebbe tutto ciò, assolutamente...
La Stazione Centrale poi è indescrivibile. Passando dalla zona binari alla metropolitana, tra sottopassi e scale mobili moderne rinnovate negli ultimi anni, che sporco e che puzza.

Sembra di arrivare in una città inutile e trascurata, grigia ... Ma questa è Milano... Milano!!

So benissimo che la mia denuncia non servirà a nulla, queste sono solo alcune delle realtà che ho rilevato nella città in cui vivo da ormai 6 anni, in cui ho studiato, in cui ora lavoro.

Questa città attende l'Expo. Questa città ha voglia di futuro, respira futuro, da sempre...
Milano non può essere ridotta così, non può.
C'è insicurezza, c'è incertezza, c'è sporco.. c'è degrado... tanto.. proprio lì dove milioni di persone provenienti da tutto il mondo e anche i cittadini camminano, osservano, vivono.

Che senso ha tutto ciò??

Milano meriterebbe tutt'altro.

Per Expo il sindaco auspica di ricevere milioni di visitatori da decine e decine di Nazioni.
Lo auspichiamo tutti noi.
Vorremmo però anche avere una città all'altezza di ciò che è.. Vorremmo Milano all'altezza della sua grande fama, vorremmo non doverci vergognare e anzi, sentirci orgogliosi di vivere qui, sotto alla Madonnina...

Milano è una città splendida. Si può amare o si può odiare... è vero...
io l'ho scelta.. ci vivo e vorrei tanto vederla trattata per quello che è...non trascurata in questo modo.-- è piena di bellissime cose, di bellissime persone, è accogliente e aperta... spero solo prima o poi qualcuno voglia e riesca a fermare questo triste declino, valorizzando tutto ciò che di bello in Milano c'è...

lunedì 11 novembre 2013

Cosa vi siete inventati per vincere la crisi?

Cosa vi siete inventati per vincere la crisi?

Leggo questa domanda scorrendo rapidamente la mia Home di Twitter, durante una veloce pausa caffè.
E' una domanda posta da @VirusRai2, account del talkshow condotto da Nicola Porro su Rai 2, in onda venerdì sera.

Sono molto contenta di leggere questa domanda, dopo serate trascorse a vedere ore ed ore di programmi (su diversi canali) fondati sul mostrare il lato terribile della crisi, che purtroppo sta portando molte persone e molte imprese nella più totale difficoltà, programmi interessanti, ma spesso deprimenti, dove si mostra solo ciò che va sempre più peggio e sembra quasi impossibile veder qualcosa di buono, qualcosa di migliorabile. Sembriamo sempre più inermi di fronte al PIL che crolla, le tasse che aumentano, l'incertezza politica e la perdita quasi totale di speranza.

L'Italia e tutti noi, eppure, abbiamo proprio bisogno di sperare. Cercare delle soluzioni x il nostro futuro è l'unico modo per avere un futuro.

In Italia tutto sembra terribilmente difficile.

Vincere la crisi è estremamente dura ed è una vittoria che l'Italia può fare in un solo modo: restando unita e puntando su ciò che di buono e di forte ancora vive in lei.

Parlo dei giovani. E' solo un esempio.

I giovani sono immersi in un momento difficilissimo, col mercato del lavoro bloccato. La paura per il domani è fortissima.

Parlo di me, in questo post, per rispondere a quella domanda.

In questa situazione, io, nel mio piccolo e personale percorso di vita, ho cercato di vincere la crisi, almeno per me, e l'ho vinta.

La crisi finanziaria ha iniziato a farsi sentire proprio alla fine del 2007, quando ho iniziato a studiare Scienze Bancarie, finanziarie e assicurative.
Mi sono laureata lo scorso anno, in uno dei momenti peggiori per l'economia italiana.
Non conoscevo nessuno che mi potesse aiutare, in un Paese dove, non si può non ammetterlo, spesso le conoscenze di qualcuno contano molto più che le conoscenze di qualcosa.

Ebbene, non mi sono fatta convincere che qui in Italia il merito fosse inutile. Emerge difficilmente, ma può emergere.

Il mio desiderio era lavorare in banca. In questo momento orribile per l'occupazione anche nel settore finanziario, mandavo cv quasi ovunque, ogni tanto pensavo sarebbe stato impossibile riuscire, in un momento così.
E invece no. Da circa 1 mese lavoro in una società di consulenza strategica, proprio nella banca (fatalità) nella quale avrei desiderato lavorare.

E' vero, con questa crisi orribile molte porte sono chiuse, ma con coraggio ho provato ad entrare da una finestra.

Su cosa ho puntato? Solo su una cosa, sullo studio: 5 anni di università vissuti non solo studiando libri e slide, ma soprattutto cercando di comprendere, con passione, il mondo che stavo studiando.

Ebbene questo mi ha aiutato. Questo mi ha permesso di vincere la crisi.

Certo, so bene che la fortuna non mi ha abbandonato mai e ringrazio davvero la vita per avermi dato la possibilità di farla fruttare. La fortuna però, senza forza e senza determinazione, non mi avrebbe condotta da nessuna parte.

Astraendo un po' dalla mia esperienza personale, penso che sia possibile trasferire ciò che ho imparato anche all'Italia.

L'Italia vive un momento terribile, è frenata da numerose e pesanti inefficienze, corruzione, clientelismi, favoritismi, pressione fiscale enorme, sprechi, malagestione sono solo alcuni dei grandissimi massi che frenano la ripresa.

In Italia però, per fortuna, non c'è solo questo. La ricchezza più grande dell'Italia sono le persone, giovani e non giovani, che nonostante sappiano quanto sia difficile vincere la crisi, provano a farlo ogni giorno, ognuno nel proprio ambito.
Ci sono imprenditori che nella difficoltà cercano soluzioni per ripartire, per rilanciarsi, innovano, creano.
Ci sono imprenditori che mettono l'azienda e i propri dipendenti davanti a tutto, in enorme difficoltà, che non vanno lasciati soli ma sostenuti.
Ci sono milioni di persone qui in Italia che nel proprio ruolo, ovunque tale ruolo sia, danno il massimo.

Queste persone esistono.
Sono molto contenta di aver letto questa domanda.. Complimenti a VirusRai2!

La crisi è tremenda, vincerla sembra quasi impossibile ma cercare soluzioni, per noi stessi e per il nostro Paese, è ciò che dobbiamo fare.... l'unica strada per non veder morire la nostra vita e la nostra Italia è puntare su chi ancora ci crede.

Buona serata a tutti!!

Torno al lavoro. Faccio orari molto pesanti, tutte le sere non rientro a casa prima delle 21.30, ma sono soddisfatta e serena: puntare su di me durante questa crisi mi ha consentito di vincerla e, ovviamente, auguro a tante altre persone di riuscire a farlo, nel loro piccolo, nel loro mondo, anche qui, in Italia.