Dopo gli ultimi episodi di violenza, al centro delle notizie di cronaca degli ultimi giorni, si è tornati a parlare di sicurezza. Strumentalizzazioni politiche a parte, questo sicuramente è un tema sul quale discutere e una problematica da risolvere.
C'è che parla di allarme, c'è chi invita a non esagerare per evitare il diffondersi di inutile panico.
La realtà però è chiara a tutti, non è possibile camminare per le strade delle nostre città, soprattutto per noi donne, senza avere ogni secondo l'ansia che possa succedere qualcosa di spiacevole. E la situazione peggiora di anno in anno.
Il fatto che il governo prometta di intervenire è sicuramente positivo. Non è un caso che le ultime elezioni politiche abbiano registrato un enorme aumento di voti per i partiti che hanno inserito nei loro slogan e nelle loro promesse elettorali le paure dei cittadini.
C'è da dire che spesso viene strumentalizzato il binomio aumento della criminalità-aumento dell'immigrazione, ma sicuramente anche questo fattore ha cotribuito a creare situazioni difficili nel nostro paese, laddove esso non è stato gestito con responsabilità. Chiedere maggiore regolarità e più controlli, in modo da individuare chi con il proprio comportamento lede al bene pubblico e al bene di tutti noi, non è razzismo anzi, al contrario, è una azione che va nell'interesse di tutte le persone che vengono nel nostro paese rispettando gli altri e se stessi.
Un potenziamento delle misure di sicurezza, come lo schieramento dei militari nelle strade, non lo vedo assoltamente come un problema, anzi è il tentativo di risolvere un problema.
Anche la lotta contro chi guida in stato di ebrezza è importante.
Le leggi in una società che si modifica così rapidamente vanno aggiornate e ampliate, ma sicuramente ancheil sistema della giustizia va rivisto, in modo tale da garantire a chi compie crimini e reati una certezza della pena e delle pene coerenti con ciò che è stato commesso. Cosa serve dare ad uno stupratore gli arresti domiciliari? Cosa serve portare i reati in prescrizione e lasciare libero di camminare per le nostre città chi si è ha violato la dignità di un altro individuo?
Un clima di fiducia e di sicurezza lo vogliamo tutti. Non ha senso fare un problema di destra o di sinistra.
Spero vivamente che questo governo sia in grado di mantenere le sue promesse e voglio avere fiducia.
Voi cosa ne pensate?Quali misure si dovrebbero adottare per assicurare a chiunque vive nel nostro paese di potersi sentire sicuro?
1- i politici di 50 anni fà non mi dano fiduacia e sono molto amaregiato perchè ormai hanno il monopolio del paese e la damocrazia è dificile da risuscitare
RispondiElimina2- il primo problema sono i politici perchè in tutte le loro mosse trovo il conflitto d'interesse.
3- il popolo ormai è debole e non riesce ad organizarsi ed ottenere ciò che merita/desidera.
Forse ora stanno un pò spingendo ad arte queste notizie, in ogni caso ora è estremamente rischioso affrontare da sole certe situazioni o vivere in alcune zone delle città.
RispondiEliminaC'è una differenza sostanziale tra il pericolo percepito e quello reale. La verità è che non siamo più in pericolo di prima, e neppure di meno, quello che invece vogliono farci credere è che non siamo mai al sicuro. La criminalità è un fenomeno complesso, che va trattato delicatamente, ma devi considerare che spesso si generalizza e si fa un errore che, solo a parole, venne abbandonato anni fa per inconsistenza: la presunzione di malvagità. Ovvero si cerca, in una certa categoria di individui, (per esempio condizioni disagiate di povertà, immigrazione, disagio sociale, chissà perchè poi, sempre di sinistra) di identificare eventuali focolai di violenza potenziale. Di sicuro mettere l'esercito nelle strade ha il solo effetto di illuderci che siamo al sicuro. Questo è palesemente una stupidaggine, perchè benchè ci protegga dai crimini comuni fatti alla luce del giorno si ignora totalmente la criminalità che fa più danni in assoluto, come la mafia, lo strozzinaggio, il traffico internazionale di stupefacenti. Relegare il problema sicurezza all'unicità della violenza personale è illogico e stupido. Per combattere la criminalità comune occorre tutela delle potenziali vittime e pene certe per chi commette un reato, ma in Italia non esiste nulla del genere, e non saranno i militari a cambiare le cose.
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