lunedì 16 giugno 2014

Non ci sono parole.

Raramente su questo blog scrivo per commentare fatti di cronaca. 
Ce ne sono moltissimi ogni giorno e, certamente, ogni storia meriterebbe attenzione, dato che dietro ad ogni storia, anche nera, ci sono persone.
Questa sera, però, non riesco ad andare a dormire senza scrivere due parole, due pensieri, due sensazioni, sulle due orribili vicende che oggi hanno occupato le homepage dei giornali, i social network e sicuramente i pensieri di molti di noi.

La notizia dell'individuazione del presunto assassino di Yara riporta l'attenzione su quanto accaduto a quella ragazzina, uscita di casa per andare in palestra, per allenarsi, per divertirsi, e mai tornata.
L'uomo a cui si è risaliti tra indagini, esami sul DNA, riesumazioni di salme, ricerca di figli illegittimi ha 40 anni ed è padre di 3 figli, ma soprattutto è un uomo e ci si chiede come lui (o, visto che vige presunzione di innocenza, qualcuno come lui) possa aver commesso un delitto così.

Questa notizia non oscura però un'altra altrettanto orribile, ancora più difficile da comprendere, che mette ancora più sgomento. Un uomo, nelle vicinanze di Milano, ha massacrato la moglie e i suoi due bimbi, di 5 anni e di 20 mesi. Tutti gli altri particolari su quanto accaduto, sottolineati vigorosamente in molti articoli (come il fatto che lui prima di ucciderla abbia fatto l'amore con lei) mi sembrano accanimento macabro su una notizia che di macabro ha già molto. Come la ricerca dei moventi. Cronaca ok, ma non ci possono essere cause che giustifichino azioni del genere.

Commentare è difficile e, in questi casi, non ha nemmeno senso, forse.

C'è chi invoca la pena di morte. Io personalmente non sono d'accordo con la pena di morte, certo sarei d'accordo con pene che facessero desiderare a questi individui la morte per il resto della loro vita.

Ma quello che prevale, leggendo queste notizie, è un grande senso di tristezza, enorme.

Non ci sono parole a volte.

Queste vicende sono difficilissime e forse impossibili da comprendere.
Sono accadute qui, a pochi passi da noi, compiute da persone apparentemente per bene, insospettabili.
Nel secondo caso compiute dalle persone con cui le vittime hanno pensato di vivere la propria vita e, nel caso delle piccole vittime, dalle persone che avrebbero dovuto proteggere la loro vita.
Una bimba di 5 anni, un bimbo di 20 mesi e una donna sgozzate.
E una ragazzina, Yara, massacrata di coltellate.

Ogni giorno le notizie che ci bombardano sono molteplici. Tante non le notiamo nemmeno, molte ci passano sotto gli occhi e ci lasciano indifferenti, molte altre ci fanno riflettere un po'... notizie come queste mi lasciano senza parole e forse in casi come questi l'unica cosa che può essere utile è il silenzio.

Sperando che a questi mostri (perchè non si possono definire e/o giustificare in nessun altro modo) ci pensi la giustizia, consapevoli che nessuna pena sarà mai così grande come il male che han fatto.

I mass media saranno sicuramente ricchi di speculazioni su queste notizie nei prossimi giorni, con servizi e programmi che scaveranno nelle vite distrutte delle vittime, spesso senza buon gusto, cercando di accontentare pubblico ed audience. Spero si ricordino, almeno, tutti, di chiamare questa gente con nomi e aggettivi adatti: assassini, punto. (Come ho già scritto per un altro orribile fatto di cronaca, a questo link
> http://laufas88.blogspot.it/2013/05/fabiana-ennesimo-caso-assurdo-di.html)

Io non pubblico le foto delle vittime. Io non sono un giornale, io non ho bisogno di impietosire i miei lettori per attirarli. Lascio solo 4 candele, dedicate alle 4 vittime di questi 2 mostri.
Certe notizie non han bisogno di parole ed immagini, colpiscono fortemente, e lasciano sgomenti. Meglio silenzio, per chi ci crede preghiera, e rispetto...



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