Ogni tanto ritorno sul mio blog per lasciare che alcuni dei miei pensieri si trasformino in parole.
Scrivere mi è sempre piaciuto moltissimo e chi mi conosce sicuramente lo sa.
Ai tempi del liceo però avevo un sogno che credo soltanto pochissime persone, essendomi accanto da molto tempo, siano in grado di ricordare. Le lezioni di italiano a scuola erano le mie preferite e non vedevo l'ora che la professoressa ci assegnasse dei temi da svolgere:volevo diventare una giornalista...
L'ultimo anno poi, nel valutare tutte le possibili opzioni per proseguire il mio percorso di studi, ho deciso di seguire una passione diversa, quella per l'economia e per la finanza, iscrivendomi a Scienze bancarie.
Sono passati più di 5 anni. Da pochi mesi ho concluso la laurea magistrale e sono molto soddisfatta sia della scelta che del cammino compiuto.
La passione per la scrittura però non l'ho mai abbandonata e posso affermare che sicuramente è stata (ed è) tuttora molto preziosa per me.
Non sono diventata una giornalista, ma non ho mai smesso di sentirmi un po' tale.
Nelle ultime settimane la mia attenzione è stata attirata dall'evolversi delle vicende che hanno riguardato un noto giornalista italiano. Mi riferisco a quello che ormai è noto come "caso Sallusti".
Esprimere posizioni o idee politiche in questo momento non mi interessa e non ritengo di avere le competenze tali per valutare le norme applicate e le questioni tecnico-giuridiche di quanto successo.
Oggi però, dopo aver letto il tweet con cui
@alesallusti ha informato il pubblico della sua radiazione dall'odg, ho sentito il bisogno di scrivere.
Personalmente non condivido tutte le opinioni e le idee del direttore Sallusti, ma ciò che è successo in questi ultimi giorni, da cittadina italiana e da ormai ex aspirante giornalista, mi ha scosso e ha lasciato in me molta delusione.
Chi ha ragione? Cosa è giusto? Tale situazione si sarebbe risolta nello stesso modo se altre persone avessero commesso gli stessi errori?
Non ho e non voglio avere una risposta a tali domande, ma certamente ho delle idee e dei pensieri e avevo voglia di dar loro uno spazio, con un breve post.
Colgo l'occasione per esprimere la mia solidarietà ad Alessandro Sallusti. Questa vicenda ha lasciato in me molta amarezza e ho sentito il bisogno di scriverlo. Abito a poche vie dall'abitazione nella quale il giornalista sta scontando i suoi "arresti domiciliari" e il luogo in cui attualmente lavoro (da stagista) si trova a pochi passi dalla sede del suo giornale. Anche questa posizione geografica forse ha contibuito ad incrementare il mio dispiacere nel sapere di una persona (prima che di un giornalista) a cui è stata limitata (giustamente o ingiustamente...non sta a me stabilirlo) la libertà e la possibilità di esercitare il suo mestiere.
Qualunque siano le mie e le vostre idee spero queste riflessioni non abbiano e non possano infastidire nessun lettore. Sono soltanto pensieri e sensazioni su questioni da me lontane e che sicuramente persone più autorevoli potranno commentare in modo più completo e con maggiore competenza.
I vostri commenti saranno preziosi. Su questo blog vale la libertà di opinione e di espressione....
Buona serata!